Una prova indipendente realizzata da iMiDRA ha dimostrato la maggiore efficacia dei biostimolanti a base di microalghe AgriAlgae® nella coltivazione del peperone.
La Spagna è il quinto produttore di peperoni al mondo e il primo in Europa, motivo per cui il nostro paese è il leader nella produzione per metro quadrato di questa coltura. Uno ogni quattro peperoni prodotti nell’UE è coltivato in Almeria. Alla luce di questi dati, il nostro paese è in una posizione privilegiata per posizionarsi come leader mondiale nella produzione di peperoni. In questo contesto, il settore produttivo richiede all’industria ausiliaria soluzioni che la aiutino ad aumentare la propria competitività per consolidare il proprio predominio nel mercato mondiale del peperone.
A tal fine, il prestigioso centro di ricerca alimentare iMiDRA (Istituto Madrileno di Ricerca e Sviluppo Rurale, Agricolo e Alimentare) ha concluso, dopo rigorosi test, che i risultati ottenuti usando i biostimolanti agricoli a base di microalghe AgriAlgae® sono molto migliori rispetto a quelli ottenuti con altri biostimolanti di riferimento sul mercato.
Lo studio, progettato con significatività statistica e realizzato da iMiDRA nelle proprie strutture della Azienda Sperimentale “La Isla” (Madrid), mostra gli effetti di AgriAlgae® nella coltivazione di peperoni, e li confronta con quelli raggiunti da altri prodotti a base di amminoacidi di origine animale e macroalghe (Ascophyllum nodosum), nonché con trattamenti di controllo – stesse condizioni, ma senza applicare trattamenti biostimolanti di alcun tipo -.
Tra i risultati osservati è notevole come, grazie all’applicazione di AgriAlgae®, si ottiene un aumento della produzione di interesse commerciale, un aumento della qualità della produzione e una significativa riduzione delle perdite per scarti. La prova conclude che nelle aree trattate con AgriAlgae® sono stati ottenuti frutti con un peso medio maggiore.
Aumento della produzione
I dati estratti dallo studio di iMiDRA dimostrano che nelle aree trattate con AgriAlgae® si è ottenuto un aumento della produzione commerciale, con un 21% in più rispetto al secondo miglior trattamento. Inoltre, di particolare rilevanza sono i dati relativi alla qualità della produzione, perché anche se possiamo dire che i trattamenti biostimolanti in generale sono stati in grado di aumentare la qualità del raccolto, è stato particolarmente significativo nelle aree dove è stato utilizzato AgriAlgae®, in cui è stato ottenuto un 29% in più di produzione di prima qualità rispetto al secondo miglior risultato.
Questi risultati confermano l’efficacia del brevetto dei biostimolanti a base di microalghe AgriAlgae® per la coltura del peperone. In questo senso e valutando i dati ottenuti, Carlos Rodríguez-Villa, Direttore Generale di AlgaEnergy, ha osservato che “questi risultati, ottenuti in uno studio indipendente con significatività statistica, dimostrano che AlgaEnergy è in grado di offrire una soluzione sostenibile e innovativa e soprattutto molto efficace, con cui i produttori possono aumentare non solo la loro resa produttiva, ma anche il suo valore commerciale”.
Aumento della qualità e riduzione degli scarti
Gli scarti nella coltivazione di peperoni possono essere dovuti a diverse cause-peso dei frutti, misura non commerciabile e marciume apicale- e può portare ad una grande diminuzione nella produzione commerciabile.
I dati ottenuti mostrano che uno dei motivi principali che portano all’aumento della produzione, è la riduzione degli scarti, la parte del raccolto che non può essere sfruttata perché non soddisfa i requisiti commerciali stabiliti. I risultati hanno mostrato che, nelle aree in cui è stato applicato AgriAlgae®, queste perdite sono state ridotte del 6,7% rispetto al secondo miglior trattamento.
La prova realizzata dall’iMiDRA dimostra anche che AgriAlgae® ha ottenuto i migliori risultati in termini qualitativi. Il buono sviluppo della coltura durante tutto il suo ciclo ha portato alla produzione di frutti di peso maggiore -un 9,5% in più rispetto ad altri trattamenti biostimolanti-, un parametro di qualità di fondamentale importanza per l’agricoltore. Ne risulta un valore commerciale aggiunto e una maggiore competitività.