AlgaEnergy, leader mondiale nella biotecnologia delle microalghe, aggiunge un altro premio alla sua lunga lista di riconoscimenti. In questa occasione, l’azienda biotecnologica ha ricevuto il Premio Ambientale 2020 dal Ministero dell’Agricoltura, dell’allevamento, della pesca e dello sviluppo sostenibile della Giunta Regionale dell’Andalusia. Con questo premio, la Giunta regionale distingue persone, aziende ed enti che, nel corso dell’ultimo anno, si sono particolarmente distinti nella conservazione, protezione e diffusione dei valori ambientali dell’Andalusia in varie discipline.

AlgaEnergy è stata premiata nella categoria dell’economia circolare, che riconosce le iniziative che favoriscono la transizione verso questo tipo di economia, che favorisce la riduzione e il recupero dei rifiuti e il riutilizzo dei prodotti e il riciclaggio. Come indicato dall’organizzazione, AlgaEnergy è “l’azienda con il più alto grado di innovazione e di impegno ambientale nel settore delle microalghe“.

A questo proposito, Augusto Rodríguez-Villa, Presidente di AlgaEnergy, ha sottolineato che “è senza dubbio una magnifica distinzione per AlgaEnergy e un orgoglio per il team dell’azienda. Questo premio, e ancor più la categoria in cui siamo stati premiati, è una conferma del nostro deciso impegno per la sostenibilità e dimostra che AlgaEnergy è un vero esempio di economia circolare su cui deve continuare a basarsi il nostro sviluppo futuro”, ha aggiunto.

Questo non è vano, in quanto AlgaEnergy utilizza gas serra come la CO2 per alimentare le microalghe che l’azienda coltiva nei suoi impianti di produzione, in quanto questo sottoprodotto di altre industrie, è il principale nutriente di cui questi microrganismi hanno bisogno, per crescere. Questa CO2 è ricavata dalla centrale elettrica a ciclo combinato di Iberdrola ad Arcos de la Frontera, Cadice, sul cui terreno si trova anche l’impianto di coltivazione delle microalghe di AlgaEnergy.

Sono stati premiati anche il Consiglio Provinciale di Malaga, il Porto di Siviglia, l’Associazione delle Imprese Forestali e Juan Calderón Rubiales, ex direttore della Stazione Biologica di Doñana.